Nox
Ciao Nox, quando e come hai iniziato a disegnare su muro?
Ciao GraffitiArchivist! Direi di aver mosso i primi passi nel 1999/2000.
Cosa contraddistingueva quello che facevi? Come si è evoluto il tuo stile col tempo?
Provocatoriamente credo anche in questo caso sia più semplice chiedere a chi, dall’esterno, ha visto il mio percorso stilistico.
Anche perché ho avuto un atteggiamento molto sperimentale, talvolta inconcludente. Comunque, dovessi calcolare un minimo comune denominatore direi che ho avuto particolare attenzione per graffiti loop e forme dinamiche, geometrie/simmetrie, calligrafia. Ancora oggi queste contaminazioni vengono mescolate.
Hai qualche ricordo dei primi anni in cui disegnavi? Come si passava il tempo?
Ricordi bellissimi, nostalgici.
Piazza Vittoria a Brescia era un imbuto nel quale confluivano persone molto diverse: rap e graffiti azzeravano differenze economiche e sociali ogni sabato pomeriggio.
Contavano le tue idee, le tue evoluzioni stilistiche, il tuo impegno.
Altri grandi luoghi di incontro erano le jam, ma su questo potremmo scrivere pagine su pagine.
Cosa fai ora? Riesci ancora a portare avanti il tuo percorso artistico?
Oggi cerco di mantenere vivo il mio lato graffitaro muralista.
Fatico a causa di impegni di lavoro ma quando riesco a disegnare è come respirare.
I miei lavori sono reperibili sul mio profilo instagram: @thenoxem
Aprile 2021
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